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Non smettere mai di crederci

La nostra più grande debolezza sta nel rinunciare. Il modo più sicuro è sempre provarci ancora una volta…

Allargare la vostra famiglia, un sogno che avete da sempre coltivato. L’arrivo di un figlio porta gioia e felicità e anche voi non volete rinunciare a questa grande emozione. Passano i mesi e poi qualche anno, ma il vostro desiderio non è ancora diventato realtà.

Ci sarà qualche problema?

Tanti sono i motivi per cui un figlio non arriva, spesso si tratta semplicemente di ansia: più vi chiedete come mai non siete ancora diventati genitori, meno probabilità avrete di realizzare il vostro sogno. L’ansia gioca un ruolo importante, tanto da impedire una gravidanza.

L’ansia da concepimento oggi colpisce migliaia di coppie e la terapia migliore è quella di parlarne apertamente con il partner e, in caso, dedicarsi ad attività come yoga o meditazione.

Quando è opportuno approfondire e indagare sul perchè un figlio non arriva?

Vi sono elementi che possono pian piano condurvi ad un’analisi approfondita del vostro problema.

Il tempo: se è trascorso un anno da quando avete iniziato ad avere rapporti mirati al concepimento è consigliabile iniziare un percorso di analisi mediche per valutare il vostro grado di fertilità.

L’età: soprattutto per la donna è scientificamente provato che dopo i 35 anni la percentuale di fertilità diminuisce notevolmente aumentando il rischio di scarsa riserva ovarica.

Patologie pregresse: eventuali disturbi della tiroide influiscono negativamente sulla fertilità, diminuendo le possibilità di una gravidanza.

Una volta prese in esame queste variabili, è tempo di muoversi!!
Il vostro sogno non è impossibile da realizzare, ma per farlo è necessario capire quale sia il problema e intervenire.

Quando è opportuno approfondire e indagare sul perchè un figlio non arriva?

Vi sono elementi che possono pian piano condurvi ad un’analisi approfondita del vostro problema.

Il tempo: se è trascorso un anno da quando avete iniziato ad avere rapporti mirati al concepimento è consigliabile iniziare un percorso di analisi mediche per valutare il vostro grado di fertilità.

L’età: soprattutto per la donna è scientificamente provato che dopo i 35 anni la percentuale di fertilità diminuisce notevolmente aumentando il rischio di scarsa riserva ovarica.

Patologie pregresse: eventuali disturbi della tiroide influiscono negativamente sulla fertilità, diminuendo le possibilità di una gravidanza.

Una volta prese in esame queste variabili, è tempo di muoversi!!
Il vostro sogno non è impossibile da realizzare, ma per farlo è necessario capire quale sia il problema e intervenire.

Quali sono i principali esami clinici e le visite specialistiche di base per verificare lo stato di fertilità?

Per l’uomo sarà sufficiente sottoporsi allo spermiogramma, ovvero l’esame del liquido seminale. Si tratta di un’indagine di laboratorio che permette di valutare lo stato di fertilità dell’uomo. E’ possibile effettuare l’esame in qualsiasi ospedale tramite il SSN, oppure presso laboratori privati.

Per la donna invece, gli esami sono diversi ed è opportuno farli insieme per valutare lo stato della sua fertilità. Non essendoci sintomi particolari di infertilità, molto spesso si effettuano valutazioni generiche e non approfondite che non analizzano lo stato effettivo delle capacità riproduttive della donna.

NB. Ovviamente, per valutare il caso clinico al completo i nostri medici necessitano di tutti gli esami e le visite elencate.

A meno che non ci si sia sottoposte ad interventi chirurgici o terapie, spesso antitumorali, che riducono fortemente la fertilità, molto spesso le donne sono affette dalla cosiddetta scarsa riserva ovarica, una ridotta quantità di ovuli che impedisce lo sviluppo di una gravidanza.

Hai domande particolari? Puoi parlare con un dottore

Diagnosi di infertilità?

Bastano pochi ma mirati esami, effettuabili in qualsiasi struttura sanitaria nazionale o laboratorio privato:

  • Conta ecografica dei follicoli antrali: maggiore è il numero dei follicoli nelle due ovaie, migliore è lo stato di fertilità. L’esame si effettua attraverso una ecografia transvaginale nella fase iniziale del ciclo mestruale. Grazie a questo esame è possibile valutare la dimensione delle ovaie, un ulteriore elemento di valutazione della fertilità della donna.
  • Esami ematochimici, ovvero la misurazione dei livelli dei alcuni ormoni nel sangue, in particolare l’ormone FSH (follicolostimolante), l’ormone LH (luteinizzante) e l’estradiolo, da misurare in un momento ben preciso del ciclo mestruale, ovvero al terzo o quinto giorno di flusso.
  • Infine, la misurazione dell’ormone AMH (antimulleriano), che può essere invece misurato in qualunque momento del ciclo. Tra questi, gli ormoni più rilevanti sono senza dubbio l’AMH, che viene prodotto dalle cellule della granulosa dei follicoli ovarici, per cui più alto è il suo valore migliore è la riserva ovarica, e l’FSH, che è invece correlato in modo inverso, più alto è il suo valore, più la riserva ovarica è bassa.

Solo dopo aver effettuato le dovute analisi potrete innanzitutto capire lo stato della vostra fertilità, le eventuali cause di infertilità e soprattutto capire come procedere.

Siamo al tuo fianco, chiedici tutte le informazioni di cui hai bisogno.

La nostra referente italiana ti ricontatterà entro poche ore

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